Nemanja Cvijanovič
IL DOLCE TERRORE
A cura di Marco Scotini
28 feb – 30 apr 2015
FuriniArteContemporanea
ex Chiesa della Madonna
del Duomo Vecchio
Via Oberdan 61, Arezzo
IT
FuriniArteContemporanea
è orgogliosa di presentare la mostra personale dell’artista croato Nemanja
Cvijanovič (Rijeka, 1972), un progetto curato da Marco
Scotini che porta negli spazi della galleria nella ex Chiesa della Madonna del
Duomo Vecchio di Arezzo un’attenta, perspicace e critica analisi di avvenimenti
storici fondamentali che hanno contribuito a creare la società contemporanea.
Nemanja
Cvijanovič è un abile manipolatore di segni. Agisce,
piuttosto, sulla produzione semiotica come un dispositivo di profanazione. Sa
che nell’attuale regime di mediatizzazione (o nelle cosiddette industrie
creative) il potere identifica il proprio privilegio non più con la proprietà
dei mezzi di produzione ma con il controllo dei processi di significazione.
Iniziato
durante la sua residenza al MACRO del 2014, il progetto intende essere però un
omaggio al centenario dell’attentato di Sarajevo all’erede al trono dell’Impero
austro-ungarico perpetrato dal rivoluzionario serbo Gavrilo Princip. I segni si
concatenano, i tempi si sovrappongono: l’apocalisse gioiosa austriaca da un
lato; lo scoppio della prima guerra mondiale, dall’altro.
Le
maschere del passato non cessano di ritornare, anche se in altri contesti
storici: quando le minacce politiche in agguato non sono più le stesse e
fortemente mutata è la stessa economia politica del segno.
EN
FuriniArteContemporanea
is proud to present the solo show by Croatian artist Nemanja Cvijanovic
(Rijeka, 1972), a project curated by Marco Scotini which brings in the gallery
space in the ex Chiesa della Madonna del Duomo Vecchio di Arezzo an attentive,
perceptive and incisive
analysis of historical fundamental evenements which contributed to build the
contemporary society.
Nemanja
Cvijanovic is a capable manipulator of signs. He acts, instead, on the semiotic
production as a device of profanation. He knows that in the current media
coverage regime (or in the so called creative industries) the power identifies
the own privilege no more with the means of production ownership but with
the processes of signification control.
Started
during his residency at MACRO on 2014, however the project intends to be a
homage to the centenary of the attack to the Austro-Hungarian Empire throne heir
perpetrated by revolutionary Serb Gavrilo Princip in Sarajevo. The signs
concatenate, time overlap: on one hand the joyful Austrian apocalypse; on the
other the First World War outbreak.
The masks of the past do not cease to
return, although in other historical contexts: when the political threats
lurking are no more the same and the political economy of the sign is strongly
changed.