24 Nov 2012 – 26
Jan 2013
opening 23 Nov
2012 6,30pm
(scroll
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Una
pratica performativa? Mmh, non ne sono sicura, ne ha l’apparenza. Voglio che ne
abbia l’apparenza. Un solo pezzo, è una
decisione importante? Due, e cosa? Voglio dire, sì lo è, ma è una
strategia? Non ne sono sicura.
La mia
posizione sul processo di creazione? È comoda... il piú delle volte. È ciò che
ha la voce più potente, nella maggior parte dei casi. E la voce? Sì, ce n’è una...
la sua intensità è indefinita. E cosa mi dice del tono? Piuttosto
acuto, inaudibile se diretto.
Può tenerlo al contrario per un
momento... perfetto, grazie. Cominciamo di nuovo. Ok, da dove? Dall’inizio... è
una pratica performativa? È troppo decorativo? Non mi è poi così facile.
(Risata). Conosce la sua parte? È un
po’ ambigua. Continui a fare ciò che ha
sempre fatto, il tono è giusto, credo.
Allora,
ci sono diversi vasi... no, ci sono tanti contenitori vuoti disposti sopra il
pezzo.
Potrei
dire vasi ma il termine è troppo carico, va
bene, lasciamo contenitori allora. Grazie. Ha più senso; oggetti disposti
ma protetti e definiti da un tessuto, disposti come se fossero in vendita. L’ha descritto in modo eloquente, proprio
eloquentemente.
Il pezzo ovviamente sarà
diverso una volta in galleria, è significativo?
È la
disordinatezza dell’attività messa in scena, in effetti... (pausa)... cioè, ne
è una parte, ma non vorrei esagerarne l’importanza.
E l’immagine incorniciata è una
specie di monumento? È qualcosa da afferrare, che
raffredda un po’ le cose, e ristabilisce l’equilibrio di un “comodo” tono
perfetto.
Finirà
per dominare la conversazione, non crede? Sì,
temo di sì.
E di buon gusto? Direi! Beh, moderatamente... in
modo modesto... direi di sì.
Avrei
usato quel termine come titolo ma è in bemolle e troppo forte... troppo
intenso.
Austero
ed elegante? No, non credo sia quella l’idea.
Furini
Arte Contemporanea è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista Rose
O’Gallivan. Per questa mostra l’artista presenta un lavoro creato
specificamente per le dimensioni dello spazio della galleria.
........
A performative
practice? Mm I’m not sure…, it has the appearance. Of course, I want it to have
the appearance. My position on making? It would be a comfortable one … most of
the time. It’s what has the loudest voice for some reason, in most cases. And
voice? Yes there is one…the strength is undetermined. What about the pitch? Quite high, inaudible when direct. Could you hold that the other way for a
moment…. great, thanks. Lets do this
again. Ok, where from? The top… a performative practice?
Is this too
attractive? I’m not that comfortable. (Laughs). Do you know your part? It’s a little ambiguous. Just do what you’ve been doing because the
tone fits I think.
Well, there are
numerous empty vessels… no, lots of empty containers laid atop of the artwork.
I could say vessels but the word is loaded, ok
back to containers then. Yeah, thanks. It makes sense; goods laid out, but
protected and defined with a sheet as united and for sale. That was put eloquently, eloquently put.
The piece in the gallery is obviously going to
change, is that important?
It’s the
untidiness of staged activity really…(pause)… well, it’s a part, but I wouldn’t
want to talk it up. Is the framed image a
kind of landmark? It’s something to grip, cools things down a bit, and
balances them back to a ‘comfortable’ pitch perfect.
It’s going to
hog the conversation isn’t it? Yes I’m
afraid so.
And tasteful? Very! well,
moderately…modestly…so yes.
I would of used
that word as a title but it’s flat and too strong… close to piercing.
Austere and
elegant? No I don’t think that’s the idea.
Furini is
pleased to announce a solo exhibition by the artist Rose O’Gallivan.
For this show
the artist presents a piece of work made specifically for the dimensions of the
gallery space.
Rose O’Gallivan (b.1984 UK, lives/works London).
Recent shows include ‘Accidently on Purpose’ Quad, Derby (2012) ’Reception
Area/Sleeping Upright’, Nottingham (2012)’ Shadow Lines’ Tintype, London (2011).